Parlare di gradi, e di corretta impostazione della caldaia, significa garantire il corretto funzionamento di questo dispositivo. Forse, il più importante di tutta la casa. Perché è così importante sapere a quanto deve essere impostata una caldaia?
È molto semplice, ma non è un dato da dare per scontato. Se la caldaia non è impostata in modo corretto, il rischio è quello di comprometterne l’ottimo funzionamento, e di farla lavorare in modo non funzionale in ogni suo aspetto.
Fatto salvo gli interventi molto tecnici, sul proprio dispositivo, la caldaia può essere anche manutenuta e controllata – ma sono negli aspetti generali e non specifici – anche dal proprietario di casa, o inquilino. Sarebbe buona prassi, infatti, che il tecnico spieghi sempre come sia impostata la temperatura, così che l’inquilino possa avere la certezza che la caldaia sia impostata correttamente.
A quanti gradi deve essere impostata la caldaia?
Partiamo subito col dire che, ci sono diverse impostazioni da tenere sempre sott’occhio. La prima impostazione è quella necessaria ad avere la propria acqua calda. In questo caso, appunto, la temperatura da tener presente per la propria caldaia, è compresa tra i 45 gradi ed i 55 gradi centigradi.
Se questo valore viene mantenuto correttamente, il risultato è quello di avere – per il proprio circuito di tipo sanitaria – una giusta e rapida erogazione dell’acqua calda. Non vi è alcuna motivazione per cui impostare la caldaia a temperature superiori.
Da una parte, infatti, non faremmo altro che ottenere temperature eccessivamente alte, rischiando di rovinare lo stesso circuito sanitario, e le funzionalità della caldaia. Ma le impostazioni da tenere sempre sott’occhio non finiscono qui.
Infatti, c’è un’altra temperatura da impostare, e che è sempre bene tenere sott’occhio. Sarebbe a dire? Andiamo a scoprirlo insieme.
Impostare la caldaia per il proprio riscaldamento
Le due cose – acqua dei sanitari e al rubinetto in cucina, riscaldamento – non devono essere confuse. L’acqua richiede un certo tipo di impostazione che, lo ripetiamo per amore dii scrupolo, è compresa fra i 45 ed i 55 gradi centigradi.
Quando però parliamo di riscaldamento, abbiamo bisogno di sapere che c’è una grande differenza, tra questa temperatura da impostare, e quella dell’acqua calda ad uso sanitario. Non sono la stessa cosa, infatti, e vale la pena ricordarlo per evitare di fare confusione.
Per quel che riguarda i riscaldamenti, infatti, parliamo di pressione, e di una temperatura che sii spinge tra i 60 gradi e i 70 gradi. Anche in questa circostanza, non dobbiamo che attenerci a queste indicazioni, evitando di spingerci a temperature più elevate, ed evitando anche di settare la caldaia su temperature più basse.
Per quale motivo? Molto semplice. Con un’impostazione inferiore ai 60 gradi, avremmo un riscaldamento poco potente, che ci impiegherebbe troppo tempo a riscaldare ogni ambiente. Allo stesso modo, a causa di temperature eccessive, rischieremmo di avere riscaldamenti ustionanti, e anche qualche perdita alla caldaia.
L’aspetto della pressione è davvero delicato, e ci richiede massima attenzione e cautela, al fine di avere solo l’impostazione necessaria per la nostra caldaia. Per dubbi, chiedi sempre l’aiuto di un tecnico!